Tanti piccoli passi sulla strada del rispetto, della parità e dell’uguaglianza nei diritti, nella tutela, nel comportamento, nella retribuzione, nel lavoro.
Tante scarpette rosse a ricordare la lotta alla violenza di genere, in particolare contro i maltrattamenti e femminicidi.
Simbolo potente, nato come installazione in Messico, a Ciudad Juarez, nel 2009 per ricordare le donne vittime di violenza da parte dell’artista messicana Elina Chauvet: il rosso rappresentava il sangue, il non essere calzate la scomparsa violenta delle loro proprietarie.
La realizzazione di un origami di scarpe rosse, esposto a scuola questa mattina in occasione del 25 novembre (ricorrenza ufficializzata dalle Nazioni Unite nel 1999 come Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, in ricordo della vita, l’attivismo, la determinazione, il coraggio e purtroppo anche la morte delle sorelle Mirabal assassinate dai sicari del dittatore del loro Paese, suscitando un’enorme indignazione ritenuta l’inizio della fine della dettatura stessa), vuol simboleggiare la nostra adesione ad una lotta che ci deve vedere tutti uniti per dire basta ad ogni tipo di violenza: e se si pensa che in Italia molte donne vengono uccise da uomini che le conoscevano bene e che dicevano di amarle, scopriamo che purtroppo, anche nel nostro Paese, c’è ancora MOLTO DA FARE!
Ma noi vogliamo leggere in questo scarlatto l’energia della vita, la forza dell’aiuto reciproco e della solidarietà, l’energia dei ragazzi per un futuro migliore. E il percorso fianco a fianco, verso una meta, delle nostre installazioni vuole rappresentare il cammino di supporto e solidarietà di tutti verso la parità effettiva.